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Architetto - Fotografo Professionista | Pedrinate, Ticino, CH | info@archphoto.ch | +41 76 475 47 44

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About me

alessandro radice fotografo architetto

Biografia

Ho iniziato a fare fotografia da giovanissimo, grazie agli insegnamenti di mio padre su tecnica e composizione. Sono nato più o meno in coincidenza con l’avvento delle prime fotocamere digitali, così ho imparato ad utilizzare sia quest’ultime che quelle a pellicola, cogliendo pregi e difetti di entrambe, ma senza alcun pregiudizio derivante dall’abitudine.

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    Tra il liceo e l’università ho frequentato per un anno l’Istituto Italiano di Fotografia: una rinomata accademia di fotografia di Milano in cui ho potuto approfondire la tecnica fotografica, apprendere l’uso di software, studiare la gestione del colore, utilizzare la strumentazione professionale, studiare le differenze tra i generi fotografici e soprattutto fare tanta pratica, sempre seguito da professori esperti.


    Terminato il primo anno di fotografia ho aperto un sito web e iniziato a effettuare i primi servizi fotografici a pagamento, spaziando tra tutti i generi: dagli eventi (battesimi, matrimoni, feste) allo still-life (oggetti, cibi), cercando di mettere in pratica le nozioni apprese nell’anno passato. Non ero tuttavia soddisfatto di quello che stavo facendo e nemmeno dei risultati che ottenevo, sebbene mi impegnassi al massimo dell’impegno non riuscivo a metterci la passione; non era quello che mi piaceva fare... e in questo lavoro senza passione non si va lontano. Così, un po’ per carattere un po’ per necessità, ho smesso da un giorno all’altro di fare fotografia, per oltre 6 mesi non ho più toccato una fotocamera. Mi sono iscritto all’università di architettura, presso il Politecnico di Milano. Passavo le giornate a studiare materie a me del tutto nuove, ma per le quali nutrivo un innato interesse, finché mi sono capitati due eventi fondamentali, concatenati tra loro, che hanno segnato una svolta. 


    Il primo è capitato quasi per caso, mentre approfondivo alcuni argomenti ostici di tecnica delle costruzioni. Avevo l’abitudine di cercare dei tutorial online su Youtube quando mi sono imbattuto in un tutorial di un fotografo francese: egli spiegava come utilizzare il software Lightroom per creare fotografie dal forte impatto emozionale. Quel software lo conoscevo bene, era uno di quelli appresi durante l’accademia di fotografia. Tuttavia, sebbene ci fosse stato spiegato nel dettaglio ogni comando, non ci era stata data una linea guida per il suo utilizzo e questo fotografo, tra centinaia di regolazioni e milioni di combinazioni possibili per postprodurre una fotografia, mostrava il suo personale metodo creativo. In alcuni casi un po’ spinto, ma almeno era un metodo, una strada da seguire. Lui faceva fotografia di paesaggio urbano, così ho seguito i consigli e ho provato a imitare lo scatto e la postproduzione. Sorpreso, sono riuscito a creare un’immagine di cui andare fiero, un’immagine che mi piaceva, cosa che non succedeva con gli altri generi. 


    Di colpo si era riaccesa quella passione per la fotografia, e sebbene sapessi che nessuno mi avrebbe pagato per quegli scatti di paesaggio, ho ricominciato a fotografare. Ho visto e rivisto centinaia di suoi tutorial continuando ad approfondire e sperimentare autonomamente; durante i sopralluoghi e le uscite con la classe di architettura portavo sempre con me una fotocamera. Al posto che semplici fotografie documentative dedicavo qualche sforzo in più al fine di trovare l’inquadratura che rappresentasse al meglio l’edificio; cercavo di guardare, con l’obiettivo di comprendere ciò che avevo di fronte e non solo di vedere. 


    All’inizio del secondo anno di architettura mi è capitato il secondo dei due fondamentali eventi precedentemente citati: un agente immobiliare, vedendo le foto che producevo in quegli anni, mi offrì l’opportunità di fotografare le case in vendita per la sua agenzia. Sebbene apparentemente lontane, le fotografie di paesaggio e di interni condividono molti punti in comune, dall’attrezzatura, alla tecnica, all’approccio. Durante gli anni al Politecnico ho cominciato a specializzarmi proprio sul genere dell’architettura, collaborando principalmente con le agenzie immobiliari con le quali mi ero aperto la strada. Avevo finalmente trovato il genere a me più affine e in cui emergevano al meglio le mie capacità, ma soprattutto il genere nel quale riuscivo a mettere più passione. Durante questi anni ho portato avanti di pari passo lo studio dell’architettura e quello della fotografia, cercando di trovarne i punti di contatto. Ho seguito corsi di fotografia di architettura, affiancandoli allo studio autonomo su libri, riviste e internet.


    Sono riuscito a trasformare quella che era nata come passione (anche) in lavoro, cominciando a collaborare con studi di architettura, agenzie immobiliari, imprese di costruzioni e ristoranti. Nel corso degli anni ho maturato la consapevolezza che sia necessario possedere una conoscenza profonda del soggetto fotografato per riuscire a coglierne realmente l’essenza. Proprio per questo motivo ho scelto di occuparmi unicamente di fotografia di architettura, continuando ogni giorno a sperimentare, a fare formazione e a confrontarmi con altri fotografi.


    Oggi lavoro come fotografo e architetto in canton Ticino.

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